- #Amnesty ha detto cose vere, ma andavano contestualizzate.
- La guerra non è un gioco, sbagliato criticare chi usa scuole e ospedali come caserme
- Il diritto umanitario è un gioco, tanto in guerra lo violano tutti, è ingenuo chi ne chiede il rispetto
- Le violazioni del diritto umanitario sono "ben altro" rispetto ai crimini di guerra
- Amnesty ha sbagliato a non dar retta ad una sezione locale, che però non ha fornito documentazione a smentita delle circostanze riportate nel comunicato
- Nessuno contesta la verità delle circostanze riportate da #Amnesty.
- La nostra "civiltà occidentale europea" fa ragionamenti umanitari e invoca il diritto in modo ipocrita e unilaterale davanti all'opinione pubblica, ma accetta che il diritto umanitario sia stracciato al fronte
- Fuori dalla retorica umanitaria il successo (e il segreto) militare è più importante della protezione civile anche a costo di occultare verità scomode per gli eserciti, ma vitali per i civili.
La cosa inquietante è vedere che in questi tempi confusi e difficili c'è chi teorizza in conversazioni informali che il diritto umanitario sia carta straccia perché tanto in guerra nessuno lo rispetta, mentre in pubblico su Linkedin si qualifica come "Human Rights practitioner".
Ero iscritto ad Amnesty International. Ora non più, ma non per differenze "ideologiche", è che proprio non ho tempo per stare dietro alle cose. Alcune volte non mi sono trovato proprio d'accordo con AI, ma non è di questo.
Secondo me AI non è attrezzata per "gestire" le guerre e la propaganda. Noi (loro) siamo (eravamo) bravi a gestire casi singoli di individui arrestati per violazioni dei loro diritti, in un mondo diviso in due.
Oggi è tutto molto fluido e bisogna fare più attenzione.
il mestiere di Amnesty non è "gestire le guerre e la propaganda", ma difendere i diritti umani dei senza voce e denunciare le violazioni dei diritti umani, del diritto internazionale, del diritto umanitario.
In questo caso i senza voce sono quelli che si trovano le bombe di Putin in testa e il battaglione Azov in casa, e di fatto #Amnesty è l'unica ad aver detto senza tatticismi, doppiezze o strategie comunicative che da quelle case devono andare via sia le bombe che i soldati.
La differenza tra i nemici di Putin e i nemici delle aggressioni militari è che per i primi va bene qualsiasi cosa che danneggi Putin, incluse censure e violazioni del diritto umanitario che danneggiano i civili. Per i secondi c'è un #diritto internazionale che vale per tutti.
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
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- Il diritto umanitario è un gioco, tanto in guerra lo violano tutti, è ingenuo chi ne chiede il rispetto
- Le violazioni del diritto umanitario sono "ben altro" rispetto ai crimini di guerra
- Amnesty ha sbagliato a non dar retta ad una sezione locale, che però non ha fornito documentazione a smentita delle circostanze riportate nel comunicato
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
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- La nostra "civiltà occidentale europea" fa ragionamenti umanitari e invoca il diritto in modo ipocrita e unilaterale davanti all'opinione pubblica, ma accetta che il diritto umanitario sia stracciato al fronte
- Fuori dalla retorica umanitaria il successo (e il segreto) militare è più importante della protezione civile anche a costo di occultare verità scomode per gli eserciti, ma vitali per i civili.
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Carlo Gubitosa :nonviolenza:
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Oggi è tutto molto fluido e bisogna fare più attenzione.
Carlo Gubitosa :nonviolenza:
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Carlo Gubitosa :nonviolenza:
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