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Segnalo un articolo del 2020 dell'"Electricity Journal" (rivista scientifica riportata da Scopus nel 72% percentile del settore). #nonuke

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1040619020301196
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza:

Per piacere non usare gli indicatori bibliometrici come sintomo di qualità. Di solito è il contrario.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5826185/

Vedi anche
https://sfdora.org/

E per i devastanti danni in Italia in particolare, è sempre ottima @mcp_
https://btfp.sp.unipi.it/it/2022/11/a-volte-ritornano-la-bibliometria-nel-bando-prin-pnrr-2022/
in reply to Nemo_bis 🌈

sulla qualità sono d'accordo, ma in questo caso l'indicatore bibliometrico era segnalato come sintomo di credito di cui gode la pubblicazione tra gli addetti ai lavori nel settore dell'energia...
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza:

Capisco il problema, è difficile. Per dire che una certa pubblicazione è molto mainstream, riducendo le associazioni mentali a giudizi di valore, spesso provo a usare aggettivi adatti a un costoso marchio di alta moda.
in reply to Carlo Gubitosa :nonviolenza:

Forse basta dire semplicemente (costose) riviste "alla moda" o "in voga" . Il JIF, infatti, misura la popolarità di una rivista (entro una selezione creata su misura per il mondo anglosassone) nel breve termine dei due anni precedenti all'anno in corso. Anche questo termine così breve, quando esistono discipline in cui per essere citati occorrono 10 anni, è stato scelto per motivi commerciali e non scientifici. Sull'JIF consiglio il classico, chiarissimo https://www.roars.it/online/limpact-factor-nella-valutazione-della-ricerca-e-nello-sviluppo-delleditoria-scientifica/ del matematico Alessandro Figà Talamanca.

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