Secondo Lucio Russo, se si divide la scienza in settori scartando la discussione sui fondamenti e sulle strutture teoriche e mantenendone quelli applicativi - cioè se si mette la scienza al servizio del potere e del denaro - a lungo termine si perde la scienza stessa. Lo hanno fatto i romani nei confronti della scienza greca, obbligando gli scienziati moderni a riformulare teorie già note nel III secolo a.C. Si veda anche https://anticiteraorg.wordpress.com/

Quando scoprii per caso "La rivoluzione dimenticata" ebbi immediatamente l'impressione che quel libro non parlasse del passato, ma di un nostro futuro possibile, che ci volesse uno come #LucioRusso - capace di essere fisico, matematico, storico della scienza e filologo classico - per rendersene conto, e che studiosi come lui sono destinati a diventare - pericolosamente - sempre più rari

dopo avere già avuto modo di leggere parte della sua produzione di carattere storico e scientifico oltre ad alcuni saggi eccezionali come "Segmenti e bastoncini"), ho cercato a lungo quel libro (era finito fuori produzione) e, quando è tornato disponibile, l'ho comprato subito. Appena letto ho avuto non solo la tua stessa sensazione ma ho anche capito che probabilmente il primo ad avere avuto quella sensazione è stato proprio l'autore mentre raccoglieva i materiali per la sua pubblicazione

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https://biblio.novababilonia.me/book/7833
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