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+++ DOMANDA DEL GIORNO +++ Mesi fa abbiamo creato l'istanza mastodon poliversity.it dedicata a università e #giornalismo, per dare uno spazio a ricercatori e giornalisti.

@giornalismo

SECONDO VOI QUANTI GIORNALISTI SI SONO ISCRITTI?

#WorldPressFreedomDay #giornatamondialedellalibertadistampa

macfranc reshared this.

Unknown parent

@giuseppegv per poliversity.it non è stata fatta una campagna di comunicazione muscolare, ma per pubblicizzarla ci si è limitati a utilizzare gli account social e i canali telegram di informapirata e de @lealternative
Ma di ricercatori ce ne sono già un po'. Il problema è il numero di giornalisti 🤔

@giornalismo
Unknown parent

in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

@giornalismo

Secondo me ha poco senso creare istanze per giornalisti, scuole e università. L'iniziativa di creare istanze federate dovrebbe partire dai giornali, dagli editori, e dalle università per poi essere loro a dare spazio e account ai giornalisti legati a quel giornale, editore o a professori e studenti legati a quella università.
in reply to Piero Bosio

@pierobosio Per quanto riguarda la parte giornalismo dell'istanza poliversity, l'idea di base era proprio quella di portare i giornalisti da Twitter per sensibilizzarli sull'opportunità di spingere i propri Editori a creare istanze aperte ai propri giornalisti ma anche eventualmente ai propri abbonati. Ma Purtroppo mi è successo clamoroso del Financial Times ha reso ancor più pavido il non proprio coraggioso mondo degli Editori
https://www.ft.com/content/4daa7f1a-9825-4804-aed3-aa4365b16d3b

@giornalismo
in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

@giuseppegv @lealternative @giornalismo

A me sembra un problema demografico che non di professione. Inoltre i giornalisti subiscono molto più l'effetto "peer pressure" degli universitari che non sono figure pubbliche.

Molti giornalisti poi sono il brand di se stessi e monetizzano la loro figura attraverso le piattaforme privative, e magari vengono anche pagati per avere un account stabile e attivo, ormai questo non è un mistero.

Però è pieno di giornalisti reietti e underdogs che lavoro per giornali locali, che non so asserviti, e fanno il loro lavoro onestamente, quello è il bacino di gente da attaccare. Che succede quando questi professionisti si scambiano informazioni "riservate" in tempo reale facendo le scarpe all'informazione mainstream?

Insomma bisogna usare strategia da "guerilla" ... :flan_shout:
Unknown parent

❄️ freezr ❄️
This entry was edited (1 year ago)
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr @giornalismo

Completamente d'accordo sulle istruzioni pubbliche con le proprie istanze (vedi l'UE).

Vero è che i social proprietari beneficiano, ahimè, dell'effetto network per cui il loro valore è collegato al numero di utenti. La loro strategia è quella di attrarre utenti (e non persone) offrendo servizi gratis al fine di intrappolarli e creare un bacino su cui guadagnare.

Ma, è necessario un senso di responsabilità da parte delle istituzioni.
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
Permettimi di notare che affidare un server a studenti delle scuole dell'obbligo è mediamente una tavanata galattica. Per ogni Torvalds ti trovi millemila rimbambiti e un centinaio di Attivissimi 😛😜🤪
Viceversa se il ministero fornisse qualcosa tipo "mastodon as a service" allora la cosa sarebbe tranquillamente fattibile.
@giuseppegv @informapirata @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Ma io per server intendo una VPS, e poi perche' no?

Sarebbero dei laboratori di informatica sotto la supervisione di insegnanti.

Un progetto concreto e attuale. Così come creare una capsula in gemini e relativo server e fare il giornale di scuola online...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Bravissimo! Di meglio non si poteva fare!

Per chi non ne sa niente hai fatto il quadro puntuale della situazione.

Pero anche a te devo rimproverare che sei andato troppo morbido contro le piattaforme private, vabbe' forse non era il contesto.

Però io voglio rimarcare che non è un problema di GDPR, quanto piuttosto un problema di ambiguità e opportunismi, per cui reitero i concetti:

1. Chiamare i social media privati per quello che sono: piattaforme private di servizi e marketing;

2. Denunciare apertamente che non sono: ne spazi pubblici; ne servizi pubblici; e smetterli di trattarli come tali cominciando da tutte le istituzioni pubbliche che ne fanno (ab)uso...

Se continuiamo a trattare l'argomento delle piattaforme privative come un dato di fatto accettato e di uso comune non ne usciremo mai fuori, ma se lo trattiamo come la cacca di cane randagio sulla strada, alla fine sto messaggio arriva anche alla politica che è notoriamente più attenta alla forma che non alla sostanza...
This entry was edited (1 year ago)
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
> sei andato troppo morbido contro le piattaforme private

Sì, è vero. Ma siccome l'oggetto era il fediverso e il pubblico non è così avvezzo al problema del capitalismo della sorveglianza, ho cercato di non cadere nella trappola di "parlare male dell'avversario", perché questo atteggiamento sarebbe stato avvertito come scorretto e sgradevole da un pubblico che ha invece molta confidenza con quei social.

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
E tu non verrai piu' invitato alle feste, perche' sei quello che le rovina.

Spalare merda su quello che non ci piace, come tentativo di promuovere quello che ci piace, e' il miglior modo per far si che la gente la smetta di ascoltare.

Si deve spingere sui punti di forza di quello che vogliamo promuovere. L'approccio "rivoluzionario", ha gia' dimostrato di essere fallimentare.

Lasciatele la' le piattaforme private, non dovreste manco menzionarle.

Non ascoltate @freezr poveretto, ci ha il complottismo di default e la caccapupu' per tutti, sempre. :D
in reply to absc

@absc no, sei troppo severo. Hai ragione nel dire che quell'atteggiamento è sbagliato sotto molti punti di vista, ma la sostanza del discorso di @freezr è giusta.

Non si tratta di complottismo, anche se lo sembra. Il punto è che con una tale asimmetria di mezzi bisogna essere molto equilibrati perché già solo sembrare complottisti può essere devastante, anche perché nel mondo dei diritti digitali alcuni complottisti già esistono...

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo
in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

@giornalismo
Ok. Domanda.

Quanti di voi usano DuckDuckGo? "Il motore di ricerca che rispetta la tua privacy"?

Alzate le manine su.. :D
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr il concetto di spazio pubblico e di servizio pubblico merita lunghe riflessioni. Quanto ai luoghi digitali, preferisco parlare di spazi aperti al pubblico. Aperti, naturalmente, a condizioni diverse.

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
Sbagli. Se un ente pubblico apre una sua istanza, non e' uno spazio pubblico.

In quanto non vi e' una legge che definisce un posto "digitale" come pubblico, in nessun caso.

Sarebbe, banalmente, soggetta alle stesse leggi che la tua istanza, o la mia, sono soggette rispetto allo stato dove sono fisicamente ospitate. E come lo sono Facebook, Google e compagnia.

Poi parliamo del significato di "privacy" e del perche' la prendete dal lato sbagliato.
in reply to absc

@absc effettivamente bisognerebbe definire con precisione giuridica *se* e come uno spazio digitale potrebbe dirsi pubblico...

@freezr @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo
in reply to informapirata ⁂ :privacypride:

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo meno male che te sei più flessibile di absc...

Vabbe spazi pubblici e servizi pubblici in un contesto digitale tendono a sovrapporsi, ma la maniera infelice di scrivere le cose su Mastodon mi impedisce di rileggere quello che scrivo e finisco per sovrapporre i concetti.

Però ci stiamo arrivando anche grazie alle puntualizzazioni di absc... lui è un po' come Chuck Norris, ad esempio si diverte a contare all'infinito 5 volte di seguito...
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo

Ce ne è uno nuovo che si chiama alexandria.org non trova ancora niente, però è apprezzabile che quantomeno non inventi risultati a casaccio tanto per riempire la pagina...
in reply to absc

in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
Tu parti dal presupposto che la "ggente" alla quale stai parlando conosca che il "concetto" di partenza.

Non devi parlare bene delle piattaforme private! Non devi parlarne proprio!

Tu stesso l'hai detto. Manco i tuoi amici erano interessati ad avere una vostra istanza privata. A loro della privacy non gliene frega una mazza. Di conseguenza, battere quel chiodo sperando capiscano non serve a niente.

Davvero, se pretendi di urlare sempre la stessa nenia credendo di cambiare l'opinione del bobbolo, sbagli. Lo capiremo io, te e qualche altro. Ma se vuoi puntare alle masse non e' cosi' che funziona. Manco gliene frega che tu "ci rispetti la loro privazy".

Detta alla brutta: "devi mostrargli culi e tette". E' questo il linguaggio che il tizio della strada capisce e non qualche "ridefinizione di concetto". Dio bono, mi annoierei anch'io ad ascoltarti e inizierei a battermi le palle con un martello.

E io lo so di che si parla.

Oppure te ne sbatti e ti godi il tuo angolino di universo con chi condivide i tuoi valori e lasci il popolo bue al suo destino (cosa che io preferisco).
in reply to absc

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Non mi sono spiegato bene... operativamente parlando si tratterebbe di identificarle con un nome appropriato che non sia "sociale network" o "sociale media", correggere tutti quelli usano etichette di comodo, riprendere costantemente gli enti pubblici e locali che li usano con troppa disinvoltura, elencare le ragioni per cui non si possono definire "social" e tanto meno "network" ogni qualvolta vengono citati impropriamente, e concordo su ignorarli quando non necessario.

Poi elencare tutte le buone ragioni per cui noi usiamo il fediverso...

Quindi "parlarne come fosse merda" era una sineddoche a quanto espresso al principio di questo commento.
in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to absc

in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to absc

@giornalismo
Dimenticavo una cosa.

Se hai una soluzione, la devi dare alla gente chiavi in mano.

E te lo dico perché vendevo software GPL, vedi tu! (zabbix, nello
specifico).
in reply to absc

This entry was edited (1 year ago)
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
I coriandoli li devi rompere ai drogati di software #proprietario 😀 mica a chi usa SW libero da millemila anni…
Poi come scuotere i coriandoli in modo efficace ed efficiente è un discorso mooooooolto complicato ne convegno 😀
@absc @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
Purtroppo chiederà al nipote del cugino che glielo fa per 30€ E anche ad Aranzulla di cui ricordo sequipedali scempiaggini che ahimè non ho salvato 😀
@absc @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

E comunque che mortorio che è diventato pure sto Fediverso...

Se vi piace tanto leggere ABSC e il sottoscritto che ci prendiamo a parolacce mettiamo su un podcast e andiamo a fare un turné nei teatri... :flan_heck:
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo

Non funziona cosi...

Si fa in questo modo, vai al bar chiedi un caffè e domandi al barista: tu quale versione di GNU/Linux usi?

Poi vai in edicola o dall'autista dell'autobus e gli chiedi: Gnome o KDE?

E infine alla cassiera o cassiere del supermercato gli chiedi: sei soddisfatta/o di systemd?

Basta uno che risponde e hai vinto, l'unica condizione è che non devono essere tuoi conoscenti, neppure indirettamente.
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo

Non esistono drograti di softwate proprietari esistono persone che non sono state educate...

Poi oggi il problema è il cloud, mio figlio se cerca un software l'ultimo posto che gli viene in mente è l'archivio di Debian (vabbe` non ha "SUDO") tanto è abituato a usare applicazioni nel browser, e io inorridisco...

(ma all'inizio anche io la vedevo una cosa positiva... :flan_sad:)
in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
Hai ragione, non sono drogati. Non hanno potuto scegliere, sono solo ignoranti (nel senso che non conoscono).
Le applicazioni in cloud permettono un lockin terribile ed è appunto per questo che la FSF insiste coi suoi peana. Per la verità non seguo moltissimo la FSF piuttosto tendo a fidarmi della fibra morale di Stallman che avrà mille difetti ma certo non difetta di franchezza quando parla di libertà nell'IT.
@absc @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo

Questo articolo molto interessante:

https://medium.com/@johnmark/why-open-source-failed-6cae5d6a9f6

Spiega come l'opensource è stato usato per costruite piattaforme chiuse e proprietarie, esattamente come hai descritto tu...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr stasera me lo leggo con calma. Il titolo però è emblematico. No, non ha fallito, anzi, il suo scopo meramente utilitaristico lo ha raggiunto perfettamente. Se ami il #SoftwareLibero allora in rete usi la #AGPL. Grazie al Cielo #NextCloud è rilasciato così 😀 l@absc@clacson.abiscuola.org @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo bo... alla fine MongoDB ha dovuto cambiare licenza perché tutti ci stavano facendo i soldi senza contribuire idietro, nemmeno a livello di codice.

I progetti si difendono meglio con le licenze permissive come le BSD, i prodotti con le GPL... I prodotti si vendono i progetti no, è linea sottile di demarcazione che fa una profonda differenza...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
Sul fatto che nel campo IT si vendono molto meglio servizi e prodotti e non i progetti siam d'accordo.
Piuttosto mi chiedo come facessero a non contribuire con una licenza AGPL che è pensata per le applicazioni lato server. Però non ho mai usato MongoDb e non ho mai seguito la questione, la mia è pura ignoranza. Ogni spunto di riflessione è gradito
@informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr i progetti si difendono meglio con la BSD? Vorrei capire com'è possibile; non vedo come, quando permettono la ripubblicazione con licenze proprietarie? @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Che facevano con MongoDB?

Semplicemente lo sfruttando al limite della legalità, perché le GPL finiscono tutte per favorire il pesce più grosso contro quello piccolo.

Guarda questo articolo mi sembra abbastanza neutrale:

https://stratechery.com/2019/aws-mongodb-and-the-economic-realities-of-open-source/
in reply to Paolo Redaelli

in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
In sostanza, stai dicendo che scrivere software demmerda, ingegnerizzato demmerda con interfacce demmerda con un processo di sviluppo demmerda è l'essenza dell'essere un "progetto" e non un "prodotto"?

Beh, complimenti, stai benedicendo gli incompetenti, in parole povere.

Ah, Debian è un progetto o un prodotto? Secondo la tua logica, è assolutamente un prodotto.
in reply to absc

@giornalismo

Tanto per aiutarti... Ubuntu è un prodotto...

Debian ha una sua identità storica e basta, non ha niente che lo inquadri come prodotto...

Non ha un brand manager ne un product manager, ogni team è autonomo, e il DPL assolve solo a ruolo formale. Non vedo nessun dogmatismo o ordine gerarchizzato.

Il customer service inesistente (giustamente) con uno dei peggiori wiki in circolazione.

L'identità visiva è affidata a volontari e votata dagli utenti, questa è la morte di come si costruisce un prodotto.

Per finire non segue nessuna logica commerciale ed è completamente nelle mani dei volontari, inclusi i mantenitori che odi tanto!
This entry was edited (1 year ago)
in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to absc

@absc
Mi hai citato #sqlite, il progetto/prodotto col miglior codice etico possibile https://monodes.com/predaelli/2022/09/22/sqlite-code-of-ethics-is-a-masterpiece/ 🥰😍😇
@freezr @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to absc

@absc povero RMS, ha dedicato la vita al sw libero, poi arriva un pischello di nome Linus e gli ruba tutta la gloria. È umano voler veder riconosciuti i propri meriti non trovi? Tanto più che il concetto di sw libero l'ha teorizzato lui... @freezr @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
Io non sono molto simpatetico con Mongo o con i tizi di Elasticsearch in questo caso.

Hanno adottato licenze open source, per puro marketing/PR.

Poi, siccome (orrore!) qualcuno usava il loro codice rispettando la licenza, fanno marcia indietro dicendo:"ma no dai, scherzavamo, ora la cambiamo perché sì.", fottendo tutti quelli che hanno contribuito ai loro progetto.

E no, non era "limite della legalità".

Se altri ci facevano i soldi e mongo no, la colpa è di mongo, mica degli altri.

Se io non modifico il codice, che cosa dovrei dare indietro di preciso?

Gli unici truffati sono i programmatori che hanno contribuito codice a MongoDB o Elasticsearch e che ora si ritrovano a dover aver a che fare con aziende che, chiaramente, non volevano il loro progetto open source perché credono nel modello, ma solo come marketing.

Possono esplodere domani, i MongoDB e gli Elasticsearch per quanto mi riguarda.
in reply to absc

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Qualunque piccola azienda (tralasciando i due citati) con questo criterio perderà sempre, perché non avrà mai i mezzi di penetrazione di quelle grandi.

I piccoli a sgobbare e i grandi a fare i soldi.

Se non fosse che stiamo a parlare di software sembrerebbe la sintesi di come hanno fatto i soldi tutti i più grandi costruttori italiani...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@giornalismo
Beh, e allora non darti la zappa sui piedi rilasciando il codice del tuo core business con una licenza open source, o rendendolo usabile aggratisse senza vincolo alcuno.

Tarsnap (by Colin Percival) è "source available" per quanto riguarda il client per permettere ai ricercatori di sicurezza di fare il loro mestiere.

E Percival è, come dire, "leggermente coinvolto in FreeBSD".

E quando dice:"non voglio competere con il codice che ho speso due anni a scrivere", non permettendo a terzi di costruirci servizi sopra, ha fottutamente ragione.
in reply to absc

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo

Bene, ma chi dice il contrario?

Io ho solo condiviso delle osservazioni in cui prendo atto che le GPL vengono sfruttate e abusate in maniera consistente rispetto alle BSD/MIT, che se vuoi condividere un progetto e non essere annoiato dai pescecani è molto meglio usare le license permissive.

Spero che su questo siamo almeno d'accordo...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr pardon, c'è da qualche parte un elenco di questi abusi e sfruttamenti della GPL? Intendo come violazioni belle e buone, mentre il rimanere dentro all'alveo dei suoi requisiti non lo è.
in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to ❄️ freezr ❄️

in reply to absc

@absc @paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo anche un sacco di software proprietario quando raggiunge un livello semi-monopolistico diventa un prodotto demmerda.

In due aggiornamenti di Addobbi abbiamo dovuto duplicare la RAM e portarla da 16 a 32, coi prossimi due avanzamenti di versione la porteremo a 64, dopodiché la compagnia dovrà comprare dei computers che supportino quantomeno 256GB di RAM...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr Perché Gnome 3 sarebbe un'aberrazione? È semplicemente un progetto un guida molto chiara. Io Gnome l'ho usato dalla versione 0.x e dopo un iniziale scetticismo ho apprezzo la UI della versione 3. Funziono (io) **molto meglio** che con le precedenti 😜 @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli

Non saprei, io parlo da un punto di vista etico. Io considero un abuso usare uno standard aperto come XMPP e poi estenderlo con codice proprietario, per poi passare definitivamente a un sistema chiuso. Può essere che sotto il profilo legale è perfettamente lecito, ma per me continua ad essere un abuso, ma poi dopo @absc dice che sono entrato in Fusaro mode... :flan_shrug:
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo perché nello slang ha un accezione negativa:

[ gimp ] Slang. noun a limp.

Usually Disparaging and Offensive. a term used to refer to a person who limps or is lame. verb (used without object) to limp;

https://www.dictionary.com/browse/gimp
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @giuseppegv @giornalismo No per favore, GNOME2+Compiz era la combo finale...

Non lo dico io lo dicono i fatti, per causa di GNOME3 si sono sviluppati ben 6 nuovi DE alternativi: Mint, Pantheon, Budgie, Deepin, Cosmos e Mate...
in reply to Paolo Redaelli

in reply to absc

@absc
Tu la chiami ciarlataneria ma è il motivo per il quale ha speso la vita. Altrimenti sarebbe rimasto a fare il ricercatore al MIT ed avresti continuato a pagare i compilatori migliaia di $
@freezr @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to absc

@absc
Va in giro a sbattacchiarti lo scroto sul software proprietario perché lo fa da una vita. Non é contrario a JavaScript, è contrario al Javascript minimizzato ed offuscato che i servizi proprietari fanno eseguire ai nostri navigatori, alla stessa maniera era contrario al driver proprietario della stampante laser del MIT dove lavorava
@freezr @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo secondo lo continua a farlo anche perché nessuno so è alzato a prendere il suo posto...

Però già rappresenta un epoca passata, ci vuole un ricambio.

A me arriva a casa la newsletter stampata e ci leggo cose un po' discutibili, ma niente graffiante e risolutorio.

Ad esempio io non perdono alla FSF di non aver completato Hurd in tempo o qualunque altra cosa, ma hanno continuato sulla dicotomia GNU/Linux...
in reply to ❄️ freezr ❄️

@freezr
#Hurd. Quante volte sono ripartiti riscrivendolo da zero? Mi pare almeno tre o quattro. Son pochissimi i progetti che si possono permettere sconquassi simili. 😢
@absc @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @absc @giuseppegv @giornalismo

Ci si lavora a livello didattico su Hurd sebbene abbia ormai difetti di progettazione (per quel che ne dicono gli esperti), comunque Debian h a un supporto abbastanza attivo.

Pero con Hurd ci sta nascondendo dietro a un dito, infatti Jeremy Soller, la mente dietro a Redox, ha tiratu su da solo un micro-kernel funzionate di tutto in pochi anni, in risposta al pippone della FSF che ci vuole tanto tempo e tante risorse per realizzare un micro-kernel; anche Drew DeVault ha realizzato giusto recentemente un micro-kernel chiamato Helios, lui ha addirittura creato un linguaggio apposito.

Quando ABSC dice sporcarsi le mani col codice, io credo che si riferisca a questo, e io pure penso che la divulgazione non si doveva separare dalla produzione di codice altrimenti si finisce per...

Predicare bene ma razzolare male...
This entry was edited (1 year ago)
in reply to Paolo Redaelli

@giornalismo
Come ho detto, mi stava bene se avesse continuato a scrivere codice.

Smesso quello, è diventato sempre più irrilevante.

Tu dici che avrei continuato a pagare i compilatori migliaia di dollari. Ottimo punto.

Perché non ha continuato cosí, invece di sfrucugliarci con la sua moralità ed eticità?
in reply to absc

@absc
Non so perché ha smesso di scrivere codice. Spero di non sbagliare se dico che la cosa è avvenuta progressivamente nell'arco di una decade circa. Se non erro i suoi ultimi contributi al codice sono della seconda metà degli anni '90 e questo spiegherebbe la scarsa attenzione che dà al web.
Che io sappia non usa nemmeno GUI grafiche ma solo emacs su terminale (nel 97 l'ho visto di persona)
@freezr @informapirata @giuseppegv @giornalismo
in reply to Paolo Redaelli

@giornalismo

Va in giro a sbattacchiarti lo scroto sul software proprietario perché lo fa da una vita. Non é contrario a JavaScript, è contrario al Javascript minimizzato ed offuscato che i servizi proprietari fanno eseguire ai nostri navigatori.

Esticazzi. Dov'è il browser GNU? Uno che funzioni, intendo ;)

Non puoi pretendere di farti seguire quando il tuo suggerimento è di usare un software antico, per scaricarti le pagine in una distribuzione che forse sul tuo pc funziona.

E poi farmi la morale che ci dovrei usare software libre.

Doveva continuare a cambiare il mondo con il codice, ci stava riuscendo, in quello era bravo. Tutto qui.

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