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Ad alta voce | E1 | Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
1. Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern - Ad alta voce - Andrea Pennacchi legge Il sergente nella neve di Mario Rigoni SternRaiPlaySound
[Letture della domenica]
José Saramago, Responsabilità:
https://blogz.zaclys.com/nilocram/jose-saramago-responsabilita
@scuola @alephoto85
@macfranc @goofy
@the_cheis
José Saramago, Responsabilità
Le miserie del mondo sono lì e ci sono solo due modi di affrontarle: o pensare che non ne abbiamo colpa e perciò stringersi nelle spalle e dire che non è in nostro pote...Strafanici
#Letture #scuola #libri
@scuola@a.gup.pe @scuola@poliverso.org @maupao @mauriziocarnago @macfranc @Puntopanto
Lettera alla scuola - Christian Raimo - Feltrinelli Editore
Lettera alla scuola, libro di Christian Raimo La III M dell’Istituto Amaldi di Roma leggi la descrizione e le recensioni e scopri dove acquistare il librowww.feltrinellieditore.it
Il dibattito su Milano e l'inquinamento è tutto sbagliato. Cosa dicono i dati e come ne dovremmo
Ha suscitato polemiche la pubblicazione di una classifica della cattiva qualità dell'aria di Milano e della Pianura Padana da parte di un'azienda svizzera.Angelo Romano (Valigia Blu)
Il disegno nella tessera, realizzato dall'illustratore Salvatore Liberti, ritrae in primo piano, Maddalena Cerasuolo, tra le protagoniste delle Quattro giornate di Napoli e una dei personaggi del bel libro di Viola Ardone Il treno dei bambini, #ANPI #antifascismo #letture #BuonePratiche #Domenica
La Costituzione della Repubblica Italiana tradotta in CAA - Centro Territoriale di Supporto di Prato
Cliccando sul link è possibile scaricare quanto in oggetto. https://drive.google.com/drive/folders/1HcNb1oKcE9UEP3B_PlqJQiIDa658-QsA?usp=sharingStefania Vannucchi (Centro Territoriale di Supporto di Prato)
Lettera agli ebrei italiani | il manifesto
Un quotidiano indipendente, un sito web che non vende i tuoi dati, una homepage senza finestre pubblicitarie. Ma soprattutto, un campo visivo differente.ilmanifesto.it
![Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]](https://friendica.opencloud.lu/photo/preview/640/239818 "Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]")