Search
Items tagged with: donne
📌 Premiazione Wiki Science Competition 2023
Venerdì ti aspettiamo alla Biblioteca Dario Nobili del #CNR di #Bologna per scoprire insieme i vincitori dell'edizione italiana di #WikiScienceCompetition, il concorso internazionale di foto, video, schemi o grafici di ambito scientifico che aiuta #Wikipedia. Nel pomeriggio editathon sulle foto del concorso e per migliorare le voci delle #donne in #STEM. 
Non mancare!➡️ https://registrazioneeventi.cnr.it/event/63/ #WSC2023 #womeninSTEM @wikimediaitalia
Usare come arma la chiusura di #Internet durante i #conflitti facilita la #violenza contro le #donne e le #ragazze, permettendole di non essere rilevata e non denunciata.
Le autorità devono rispettare la libertà di espressione e i diritti umani.
#DigitalRights #IWD2024
https://www.accessnow.org/keepiton-in-conflict-the-human-impact-of-internet-shutdowns-in-amhara-region-ethiopia/#Take-action
The human impact of internet shutdowns in Ethiopia
This 11 stories from Ethiopian people tells the human impact of internet shutdowns in the Amhara region of Ethiopia in the past 100+ days.Hone Mandefro (Access Now)
Beklaute Frauen
Leonie Schöler: Beklaute Frauen - Denkerinnen, Forscherinnen, Pionierinnen: Die unsichtbaren Heldinnen der Geschichte als Hardcover mit Leseprobe ✔ Jetzt bei Penguin entdecken und bestellen.Penguin Random House Verlagsgruppe
Una filosofia di trasformazione della vita: conferenza curda a Roma - DINAMOpress
Sabato 10 Febbraio il Movimento delle donne curde in Europa TJK-E terrà presso l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Roma Tre una conferenza dal titolo JIN JIYAN AZADÎ – Una filosofia di trasformazione della vita, insieme…Alioscia Castronovo (DINAMOpress)
Per informazioni sulla mostra: https://maschileplurale.it/riconoscersi-uomini-liberarsi-dalla-violenza/ #ViolenzaMaschile #uomini #donne @macfranc @maupao @FlaviaMarzano @Puntopanto
"Rientrò così dalla finestra la donna-oggetto. Perché “vendeva”. Il fatto non apparve grave ma piuttosto “libertario”."
un #NandoDallaChiesa da leggere sulla mattanza delle #donne
Donne, la mattanza va al di là del patriarcato
Dopo le manifestazioni per Giulia di sabato scorso vale la pena continuare a riflettere su quanto è accaduto. Perché una causa cruciale è certo il patriarcato. Ma ce ne sono anche altre, che la travalicano.Nando dalla Chiesa (Il Fatto Quotidiano)
![Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]](https://friendica.opencloud.lu/photo/preview/640/239818 "Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]")
![Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]](https://friendica.opencloud.lu/photo/preview/640/207596 "Guardatele. Direste mai che sono impegnate in una guerra?
È il loro punto di forza, l’arma segreta. Nessuno sospetterebbe del viso giovane incorniciato dal colletto bianco da commessa timida, di una maestrina occhialuta in sottana scozzese e calzettoni, della bellezza che guarda trasognata a labbra dischiuse, coi capelli al vento.
Sono solo donne, quindi creature fragili, vanitose, pettegole, tutte nervi, incapaci di nuocere ma anche di tenere un segreto, destinate a sposarsi, buone solo a fare figli, a servire, a decorare i salotti, a dar piacere al maschio, gratis o a pagamento. Le contadine poi, cosa vuoi che capiscano? semianalfabete strappate alla scuola per faticare a sostegno della famiglia. Come le operaie delle filande, dei tabacchifici, delle fabbriche tessili, muli da sfruttare, pagandole sempre meno degli uomini.
E loro zitte, con la furbizia di Penelope trasmessa di generazione in generazione, maturata nei pensamenti di milioni di donne intelligenti, anche se non hanno potuto affinarsi sui libri. Mai rassegnate, sorridono, dissimulano, fanno spallucce. Sanno come cavarsela, all’occorrenza. Ognuna a modo suo. Arte antica, puro teatro.
Sei bruttina. Nessuno ti guarda: sarà la tua salvezza.
Sei bellissima. Sono stupidi: li fregherai scoprendoti appena, come una stirpe di sirene prima di te.
Ti sottovalutano. Bene, li prenderai alla sprovvista.
Sorridi, annuisci, disfa la tela sottobanco. Sorridi e prepara l’attacco senza fartene accorgere. [...]")
#astronomia #donne #scienza #eduinaf #unioneastrofiliitaliani
https://edu.inaf.it/news/eventi/diretta-uai-donne-scienza-2023/
